JOPLIN RAGTIME ORCHESTRA
 
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LIVIO LAURENTI CELL: +393292126580

EMAIL:liviolaurenti@libero.it


RAG,BLUES,HOT…

13 BRANI STORICI DAL 1900 AL 1930 NEGLI
ARRANGIAMENTI ORIGINALI CON ESAURIENTI NOTE STORICHE !
...JOPLIN, J.R. MORTON,GERSHWIN,ELLINGTON,PORTER…

PER ORDINARE IL CD MANDA UNA MAIL A liviolaurenti@libero.it


Il Ragtime ha avuto origine negli Stati Uniti,ma alcuni dei suoi migliori interpreti provengono oggi dall’estero. Un caso in specie è la Joplin Ragtime Orchestra composta da (come si legge nelle note del libretto)”…giovani musicisti di talento di Trieste,Italia, di estrazione classica (e, in qualche caso, anche con notevoli esperienze jazz)…” Capitanati da Livio Laurenti il loro obiettivo è quello di riproporre il ragtime di Scott Joplin assieme alla musica che ne seguì che utilizzò il ritmo sincopato di cui Joplin fu pioniere. La Joplin Ragtime Orchestra produce un suono brillante e vivace dando enfasi all’assieme.Ci sono anche alcuni momenti solistici (alcuni pezzi ne hanno più di altri) e molte interessanti linee melodiche secondarie. Per quanto possibile sono stati utilizzati arrangiamenti di quel periodo e l’organico e’ quello tipico delle piccole orchestre che agivano nei teatri di vaudeville,nei cinema muti,alberghi,ristoranti d’alta classe, etc. Due eccezioni a questa regola generale sono Embraceable You (n.d.t. di G . Gershwin ) che è eseguita in un lento,romantico arrangiamento per quartetto d’archi e Dizzy Fingers che è un solo per pianoforte veloce , pulito e sicuro.La maggior parte dei brani sono a tempo medio/veloce,ma (Mood Indigo (di D. Ellington n.d.t.) e Dead Man Blues (di J.R.Morton n.d.t.), a tempo lento, sono sufficienti per creare il necessario contrasto.I brani rag ( 12th Street Rag, Ragtime Dance, Sunflower Slow Drag, The Entertainer) sono eseguiti con il giusto metronomo e rispettando i ritornelli.Oltre a Dizzy fingers che è straordinario, altri pezzi notevoli sono Mandy’s Ragtime Waltz di J.L. Zamecnik (un compositore poco noto che scrisse soprattutto gli accompagnamenti a film muti) e Limehouse Blues di Phillip Braham (ed erroneamente attribuito a Cole Porter) suonato a ritmo di one-step. Sono tutti brani piacevoli e ballabili il che rende questo CD un ottimo sottofondo per una festa! La mia unica critica è che è troppo corto. Con i suoi quasi 42 minuti di durata c’è molto spazio per altra musica. Speriamo che la Joplin Ragtime Orchestra e il suo direttore ,Livio Laurenti , aumentino il repertorio e registrino ancora.Varrà la pena aspettare.

Critica di Jack Rummel apparsa su www.ragtimers.org; Jack Rummel è il più autorevole critico americano di ragtime, insignito nel 2005 dello Scott Joplin Award dalla Scott Joplin Foundation

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leggi la recensione di www.jazzitalia.it e ascolta alcuni clip facendo click qui !


Su AMADEUS di febbraio 2007 Franco Fayenz ha scritto:


LIVIO LAURENTI A RITROSO NEL TEMPO

Ecco un'iniziativa eccellente: un'orchestra italiana di 12 elementi,composta di fiati e archi (di estrazione classica,si noti) che eseguono il repertorio di vaudeville e gli arrangiamenti di Livio Laurenti.Mi permetto di parafrasare una presentazione di Laurenti: gli archi,soprattutto,si divertono un mondo ad affrontare fraseggi che mai avrebbero pensato di praticare...Il pubblico accoglie i concerti con grande calore ,ma i festival del jazz girano le spalle."Mi domando",conclude Laurenti,"se qualche volta non avrebbe più senso fare un viaggetto a ritroso piuttosto che sentire qualche avanguardia senza idee". Condivido


Su MUSICA JAZZ di aprile 2007 è stato scritto:


UN GRUPPO DI OTTIMI MUSICISTI DI STANZA A TRIESTE - ITALIANI E, PRESUMIAMO,SLOVENI - DIRETTI CON MANO SICURA DAL PERCUSSIONISTA E ARRANGIATORE LIVIO LAURENTI,PROPONE UN PROGRAMMA,CONDOTTO CON SCRUPOLO FILOLOGICO ED ENTUSIASMO,DI CELEBRI E MENO CELEBRI BRANI DI JOPLIN,ELLINGTON,MORTON,GERSHWIN,COLE PORTER E ALTRI ANCORA.
LA PROVENIENZA DEI MUSICISTI E' IN GRAN PARTE CLASSICA,MA QUESTO NON GUASTA DI CERTO, E LA PRECISIONE ESECUTIVA E' NOTEVOLE.BRAVA LA PIANISTA MONICA MAIORANO (IN EVIDENZA IN DIZZY FINGERS DI ZEZ CONFREY,FAMOSO FINGERBUSTER DEI PRIMI ANNI VENTI) E MOLTO RIUSCITA LA VERSIONE PER QUARTETTO D'ARCHI DI EMBRACEABLE YOU (L.C.)


Su ALLABOUTJAZZ del 9/4/2007 Michele Chisena ha scritto:


1 aprile 1917: malato e dimenticato muore Scott Joplin. Aveva circa 28 anni quando il ragtime irrompeva come un fulmine a ciel sereno nella scena musicale americana raccogliendo l’eredità dei minstrels show. Prima di lui, William Krell e Tom Turpin con "Mississipi Rag" e "Harlem Rag", avevano rallegrato la coscienza americana in un periodo di miseria totale.
Scott non impiegò molto tempo a diventare il massimo esponente del genere. Le ossa se le fece suonando in locali malfamati - non era e non sarebbe stata una novità per il jazz - per poi trasferirsi dal Missouri a New York. A lui si deve la codificazione della forma del ragtime, a lui si deve la capacità di riappropriarsi e valorizzare un genere, nato come musica dotta, per incontrare il favore del pubblico.

Il ragtime spopolò negli Stati Uniti per una ventina d’anni prima di passare in secondo piano proprio con la morte di Joplin. Si era compiuta la sua missione e un nuovo germoglio iniziava a dare il suo frutto più grande: il jazz.

A 90 anni dalla morte di Scott Joplin questo tributo della Joplin Ragtime Orchestra ha il pregio di riproporre alcune pagine importanti di quel periodo, aggiornandole ai più immediati effetti che ebbe sui musicisti (da Jelly Roll Morton a Duke Ellington) e sul jazz nascente.

Gli arrangiamenti proposti dalla JRO - 14 orchestrali triestini guidati da Livio Laurenti e illuminati dall’ispirazione timbrica che ebbe già Gunther Schuller - sono brillanti e vivacizzano il repertorio proposto, a metà strada tra gli aromi bandistici, lo spirito dixieland e la sobrietà orchestrale.

Dal brio di “12th Street Rag”, passando per “Dead Man Blues” e “Mood Indigo” fino all’immancabile “The Entertainer”, di tutto e di più in questo lavoro che va oltre la nostalgia archeologica, spingendo l’ascoltatore in un viaggio nel tempo divertente e anche provocatoriamente demodé. Perché no?

Valutazione: 4 stelle



Su JAZZIT di luglio/agosto 2007 il direttore Vincenzo Martorella ha scritto:


DI IMPATTO E PRECISIONE FILOLOGICA E' ANCHE "Rag, Blues, Hot...",CHE LA JOPLIN RAGTIME ORCHESTRA HA DEDICATO ALLA MUSICA DI QUEI GRANDI CHE FECERO BALLARE I NOSTRI NONNI,COMRE SI LEGGE IN COPERTINA.MORTON,ELLINGTON,GERSHWIN,PORTER RILETTI ALLA LUCE DEGLI ARRANGIAMENTI ORIGINALI,O DI NUOVE E RISPETTOSISSIME ORCHESTRAZIONI CURATE DA LIVIO LAURENTI. DIVERTENTE E MOLTO BEN SUONATO.DA BALLARE.

Valutazione: 3,5 stelle


Su JAZZCONVENTION Antongiulio Zimarino ha scritto:


Ripercorrere le radici de jazz per ritrovarne lo spirito? Può essere una chiave di lettura per ascoltare questo piacevole disco che, si può capire, non è un’operazione di rilettura delle radici, quanto la riproposta di uno spirito e di una stagione.
Che mi risulti, la riproposta del ragtime, blues dei primi del Novecento non ha mai trovato formazioni italiane ad essa dedicate sistematicamente per cui la proposta, da questo punto di vista mi sembra valida, per permettere ad un pubblico nazionale la riscoperta della solare ballabilità di queste composizioni proposte in un loro spirito originario. In effetti senza queste operazioni non si potrebbe capire il percorso storico del jazz: facciamo un esempio, quanti mai hanno sentito Embraceable you, Mood Indigo o Love for sale in quello che probabilmente era lo spirito e il contesto che le ha viste nascere?
Dunque l’operazione ha una sua sensatezza culturale in terra italica e ha anche un indubbio fascino per la naturale allegria di questi temi e di questi arrangiamenti, che li rendono anche appetibili per occasioni live e festivaliere; così la JRO va a colmare un vuoto che spesso nelle rassegne nazionali veniva affidato a formazioni straniere. Per cui il cd, discretamente registrato, ci fa passare un buon 40 min. di semplice allegria, il che è indubbiamente un merito. ( Jazzconvention 2007 )


Su IL PICCOLO del 6/11/06 Rossana Paliaga ha scritto:


....L'autentico entusiasmo che gli esecutori infondono a interpretazioni garbate e briose si trasmette all'ascoltatore che troverà in questo CD il piacere di una pagina di storia con il volto più amabile del jazz.



Il famoso musicista tedesco/americano GUNTHER SCHULLER si è espresso come segue :


Caro Signor Laurenti, le sue interpretazioni hanno un bellissimo spirito e penso che lei abbia preparato molto bene i suoi giovani esecutori ad interpretare il ragtime nel suo vero stile.



 

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